Cosa
è una fattoria didattica? Come spesso accade, questa
domanda non ha una risposta univoca per il nostro paese. Le regioni,
infatti, hanno il potere di legiferare autonomamente col risultato
che in ognuna la risposta è diversa o può, addirittura, non
esistere.
In
Toscana la L.R. 30/2003, così come modificata nel tempo, identifica
le fattorie didattiche come quelle aziende agricole in cui si svolgono attività
didattiche rivolte agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado.
Si tratta di una definizione che necessita di un'integrazione con la
possibilità offerta alle aziende agricole di svolgere attività
didattiche, divulgative, culturali e ricreative nell'ambito
dell'agriturismo, così da estendere alle famiglie e ai cittadini in
genere la propria utenza.
Lo
svolgimento delle attività didattiche richiede la presenza
dell'imprenditore, di un coadiuvante familiare o di un collaboratore
in possesso di alcuni specifici requisiti. Diplomi e
lauree in materie agrarie e pedagogiche, la qualifica di guida
ambientale o una comprovata esperienza didattica svolta nelle scuole
soddisfano i requisiti richiesti. In alternativa è necessario aver
seguito uno specifico corso di formazione per operatore di
fattoria didattica.
Il
corso affronta la normativa di riferimento, con
particolare attenzione ai concetti di multifunzionalità e
agriturismo, la pianificazione dell'attività, incluse
le tecniche di comunicazione e alcuni concetti
pedagogici, l'organizzazione dell'attività didattica in
relazione al contesto rurale e scolastico, la prevenzione e
protezione degli infortuni, la sicurezza alimentare, i prodotti
tipici e gli adempimenti amministrativi. Ai corsi non possono
partecipare più di 25 persone e deve essere prevista una visita
in una fattoria didattica.
Oltre
alla presenza dell'operatore di fattoria didattica, per
l'azienda sono previsti altri requisiti di natura
strutturale, quali la disponibilità di spazi idonei per lo
svolgimento dell'attività e per rispondere ai fabbisogni fisiologici
dell'utenza, e la presenza delle necessarie condizioni di
sicurezza, soprattutto rispetto all'interazione con gli animali.
E' ammessa la somministrazione di alimenti e bevande nel rispetto dei
requisiti di legge fissati per gli agriturismi.
Dal
punto di vista organizzativo, poi, è necessario che i programmi
di attività siano concordati con la scuola e gli
accompagnatori, anche relativamente al rapporto tra operatori e
utenti che consente di garantire sicurezza e raggiungimento degli
obiettivi didattici.
Le
fattorie didattiche, infine, devono esporre un apposito logo
identificativo all'interno dell'azienda.
Soddisfatti
questi requisiti, nasce l'esigenza di rapportarsi col mercato e
creare le condizioni affinché, una volta che la fattoria didattica
riceverà gli ospiti, tutto funzioni al meglio. In tal senso è
fondamentale padroneggiare alcune tecniche di comunicazione e
predisporre un organizzazione efficiente che
consenta di gestire le situazioni più disparate.
Quali
sono i possibili temi dell'attività didattica? I più
disparati. Inutile dire che le attività con gli animali esercitano
una vera e propria fascinazione nei confronti dei bambini e che in
molte fattorie didattiche sono stati standardizzati percorsi
didattici legati al pane e alle erbe officinali. La grande
opportunità, però, va colta nella valorizzazione delle
risorse aziendali e territoriali che possono permettere di
affiancare ad alcune proposte standard altre caratterizzanti
l'azienda, quindi capaci di distinguere l'azienda nei confronti
dell'utenza potenziale.
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